Di semi, di piante e di altre estinzioni

La biodiversità, la ricchezza di varietà delle speci, è il termometro della salute di qualunque ambiente, non solo in termini ecologici ma anche culturali. Tutto ciò che è diversità è anche ricchezza, crescita, sviluppo. È vita.
I semi in particolare sono la memoria storica alimentare della nostra civiltà, il patrimonio genetico della terra: perdere una specie vegetale è come perdere per sempre una parte di noi, significa in ultima analisi perdere dei nutrienti di cui hanno beneficiato invece i nostri antenati. E questo processo è irreversibile.
Questi i risultati impressionanti di una ricerca condotta negli Stati Uniti: in solo 100 anni abbiamo perso il 92% delle varietà di insalata, l’86% delle varietà di mele, il 90% del mais.
La diversità va non solo valorizzata, ma difesa e tutelata. E senza aspettare la legislazione: dovrebbe essere un nostro compito, un dovere scritto nel dna come la cura o la tenerezza verso i più piccoli. Non possiamo per nessuna ragione delegare la responsabilità a una legge o una norma, siamo noi, a qualunque livello operiamo, i responsabili del nostro piccolo o grande mondo.
Fonti:
– Center for Genetic Resource Reservation
– Rural Advancement Foundation International USA
– ARPA Emilia Romagna n. 4 – luglio agosto 2007